PER UNA NUOVA CULTURA DELLA PALLACANESTRO

Basket4ever ha una doppia chiave di lettura, e cioè "basket per sempre", quello che ci auguriamo tutti noi che amiamo questo sport, ma anche "per sempre il numero quattro del basket", e cioè il numero stampato sulla maglia che indossava Luigi Ranieri, per molti un compagno e un amico, per tantissimi il simbolo di quello che ha rappresentato nella storia di Scauri la squadra di pallacanestro e i suoi campioni.

Il nuovo sito di informazioni on line che in questi giorni fa il suo esordio nel web non poteva scegliere una "testata" migliore, allo stesso tempo attuale, intrigante, ed anche sentimentalmente legata ad una figura di uomo e di atleta che resta indimenticabile per chiunque abbia avuto l'onore e la fortuna di averlo conosciuto. Credo che sia superfluo ricordare Luigi. Se ne è andato nove anni fa e ne aveva appena 46. Ha lasciato un vuoto incredibile, ancora non colmato nell'affetto e nel pensiero di chi ha giocato con lui, di chi è stato allenato da lui, di quanti lo hanno affrontato in campo riconoscendogli talento tecnico e qualità morali.

Perpetuarne il ricordo dedicandogli il "titolo" di un sito di informazione cestistica significa rendere onore ad un personaggio che questo sport ha amato condividendone la passione.

Si sa, Scauri è terra di basket, un'isola felice e un piccolo miracolo in tempi così grami per la nostra disciplina: se l'amore continua, è perché l'esempio di Ranieri, e di altri campioni come lui, ha contribuito a radicarlo. Le difficoltà sono reali e concrete, gli alti e bassi frequenti, ma resta inalterata la volontà ferrea di andare avanti, con l'orgoglio di essere testimoni e interpreti di una tradizione che in sessantacinque anni di vita si è consolidata mettendo profonde radici.

Basket4ever nasce al termine di una stagione felice dello Scauri, dominata e chiusa con sole vittorie, forse un record anche a questi livelli.

Nasce probabilmente sull'onda dell'entusiasmo per un sud-pontino che, nel triangolo Scauri-Formia-Gaeta, ha portato tre squadre ai play off, e una quarta che li ha sfiorati.

Nasce perché in questi ultimi anni ha visto rifiorire la sensibilità dei più giovani per questo magnifico sport, e si propone di rivolgersi soprattutto a loro per informare e per educare.

Nasce in una Regione che, in controtendenza con il trend nazionale, in questi mesi ha fatto sensibili passi avanti con la promozione di molte sue squadre, con le vittorie nelle Coppe Italia di categoria di Latina e Luiss, con il trionfo della sua selezione di giovanissimi nel Trofeo delle Regioni, autentico campionato italiano degli Under 14, con un risveglio culturale evidente nel campo della ricerca, della formazione, della saggistica, della discussione costruttiva, del rapporto con le istituzioni universitarie.

Nasce mentre il basket maggiore, quello di vertice, riscatta con il grande spettacolo agonistico dei play off quello meschino che la dirigenza dei club più celebrati sta offrendo da parecchi mesi.

Sono note le vicende che hanno portato alla liquidazione della società più titolata in tempi recenti, la Montepaschi Siena dei sette titoli consecutivi, che sulla maglia porta ancora cucito il tricolore. Un movimento che vede il suo presidente, non ancora in carica, costretto ai domiciliari ed eletto nonostante fosse prevedibile un simile epilogo, offre una pessima immagine. La vicenda è sicuramente lo specchio - oltre che l'inevitabile conclusione - della deriva che in questi ultimi anni la Lega maggiore è stata incapace di interrompere contribuendo in modo decisivo, in assenza almeno fino al ritorno di Petrucci di una Federazione adeguatamente forte, alla crisi sempre più grave, tecnica, organizzativa, di idee e di iniziative.

Eppure il basket resta vivo e vitale: lo dimostra quotidianamente nelle palestre e nei campi, con l'impegno dei suoi giovani e i sacrifici dei suoi dirigenti. E con l'intraprendenza di chi, come Nicola Santoro e i suoi collaboratori, è disposto a spendere ore preziose, mezzi e idee per ricostruire una cultura della pallacanestro.

Perché questa è l'informazione. Se non becera, se non di parte, se propositiva, intelligente e mirata alla formazione e all'educazione, è in grado di offrire un contributo potente e necessario alla rinascita prima di tutto morale e culturale del nostro sport.

Sosteniamo con ragione che la nostra, contemporanea, è la società della comunicazione. La tecnologia ci ha offerto nuovi strumenti, efficaci e largamente penetrativi: una testata digitale che si rivolge alle persone di buona volontà, che si propone di informare con canoni diversi, che è indirizzata prevalentemente ai giovani, che intende fare opera di comunicazione corretta e sincera è il mezzo più giusto e più adatto per raccontare l'altra pallacanestro, quella che si fonda sull'amore per questo sport e su una passione inestinguibile: i princìpi che hanno sempre ispirato Luigi Ranieri.                                                                                                                                      

                                                          

Mario ARCERI

                                

 

         31 Maggio 2014