Mimmo BIELLO
14/12/2015
                                     

Sorride ad Eurobasket e Napoli, in particolare, la 12ma giornata d’andata del campionato di serie B, girone C. Palermo consolida la sua rincorsa, non senza difficoltà, costante l’andamento di Catanzaro, a centroclassifica, in grande rimonta Scafati che, coglie in casa del Cassino, il successo della giornata; un passo per volta, anche Scauri dimostra di poter entrare nel giro playoff. Non male il successo a Fondi, in bassa classifica, dei giovani della Stella Azzurra che, ad Isernia, mercoledì, nell’anticipo della 14ma giornata, si presenteranno con una rassicurante autostima.  

La gara che, per spettacolo, tensioni ed inevitabili polemiche da essa scaturite, ci ha maggiormente incuriosito, è stata, Cassino/Scafati, terminata 89 a 90, per i campani. Cassino impatta male il match, mal celando un nervosismo, probabilmente derivante dalla gara, precedentemente persa, a Roma, con Eurobasket, al fotofinish, e dalle routinarie conseguenze degli scontri diretti persi di un soffio. I sanbenedettini, tuttavia, non hanno pazienza e sono lenti nei timing passaggio/tiro, prendendo non la consueta razione di tiri aperti; si affidano molto al talento dei singoli, fedeli alla loro filosofia di segnare sempre un canestro in più e non prenderne uno in meno. S’imbattono però in Scafati, avversario dal momento magico tanto nella condizione quanto nella convinzione, ormai acquisita, dei propri mezzi. Il resto, per amor di verità, lo fanno le decisioni della coppia arbitrale, mai decisa o puntuale e talvolta incongruente. Partita con alterno predominio, Cassino pur trovando Lovatti, 24, in fase realizzativa, molto efficace, un Carrizo, 16, però non all’altezza delle sue performances, un Castelluccia 12, costante ma non razionale in alcune scelte,  uno Ianes, 20, positivo ma nervoso e condizionato dai falli, un Grilli , 9, forse non cercato a dovere, dai suoi compagni, negli scarichi d’angolo, in attacco, perde un esagerato numero di palloni che mina le sue abituali certezze.  Scafati è molto chirurgico nella fase offensiva, ben organizzato, con Di Capua, super, 24, risolutivo a 24 secondi dalla fine il canestro che porterà a più 1 gli ospiti, Mlinar 16, che, soprattutto prende nel cuore la difesa cassinate, concretizzando spesso i giochi a due, Sergio 20, altro atleta equilibrato, capace nei momenti che contano, di giocate determinanti. Molto utile il contributo della panchina. Nonostante le difficoltà, i padroni di casa paiono poter venire a capo della situazione, ma nel finale, una rimessa, prima assegnata, dagli arbitri, a favore dei cassinati eppoi clamorosamente invertita a favore degli ospiti, poi culminata con una bomba da 3 punti di Sergio, rimette in parità gli ospiti ma soprattutto spezza le gambe ai bassolaziali, in preda ormai ad ansia da risultato e fuori dal loro self control di squadra esperta. Secondi finali concitati, punto a punto, Di Capua, realizza il vantaggio di più 1, a 24’’ dalla fin, ma sia Carrizo che Grilli, nella stessa azione finale sbagliano il tiro ed ancora un altro tiro, dopo il rimbalzo che, avrebbe dato la vittoria a Cassino. Scafati non ruba nulla e lo fa con la giusta “kazzimma”, Cassino deve ripartire da una cosciente autocritica del suo momento topico. Dietro la lavagna la coppia arbitrale….della serie “manuale per rovinare le partite”!!!

Reduce dalla sconfitta di Empoli, Napoli si sbarazza con decisione, per 88 a 60 di Palestrina. Grande approccio psicologico al match dei partenopei, rabbiosi al punto giusto, con difesa ad uomo molto alta, pressione asfissiante sulle guardie Rischia e Rossi. L’allungo di più 12, nel primo quarto ed il successivo break, indirizza la gara per i padroni di casa, out Villani, con Serino, dominante, 20, Berti 18, Giovanatto 13, Parrillo 10, Sabbatino 10. Palestrina, priva di Bisconti e mai in partita, dimostra di essere squadra di “striscia”, dipendente dalle accellerazioni in serie di Rischia e Rossi, in giornata negativa ma soprattutto ben neutralizzati dagli avversari. Bene, per i laziali, Molinari 11 ed il solo Gagliardo, 24, sotto le plance, a mantenere sulle spalle il peso dall’attacco prenestino. Male complessivamente la Lulli band.

Con una dimostrazione di forza terrificante, questa volta  materializzatasi in una difesa ad uomo, “cattiva” agonisticamente,  e tesa a dare un impronta al match, Eurobasket, domina a Viterbo, contenendo a 50 punti i padroni di casa, arrivando a 74 nelle realizzazioni, ma giocando un basket più controllato e meglio bilanciato nelle conclusioni.  Dip 12, Casale 12, Fanti 13, Stanic 11 e Romeo 11, senza far cenno a Righetti,  conferiscono l’esatta dimensione di una squadra  forte fisicamente e nella mentalità finale playoff. Viterbo, esce dal campo, per la prima volta con un passivo pesante nonostante Marsili 16. Male l’accoppiata Giancarli/Marcante, intorno ai quali ruota tutta l’economia del gioco viterbese.

Step by step, lo Scauri di Renato Sabatino, s’impone sul campo della Luiss, per 78 a 72, con la progressione d’intensità voluta dal suo allenatore, fresco di presentazione, del suo libro “La visione periferica”. Infatti i tirrenici, rompono l’equilibrio nel terzo quarto, sul 52 a 54, alzando i ritmi delle giocate difensive molto più fisiche e, facendo la differenza all’interno del pitturato dell’area, con Bagnoli 19 e Salvadori 14. In ripresa Svoboda 16 e non male, Richotti 8. Non basta alla Luiss, portare 4 uomini in doppia cifra, Chiatti 23, Ramenghi 10, Marconi 21 e Rambaldi 10. Gravano l’inesperienza nei momenti decisivi e la relativa mancanza di peso sotto canestro.

A centro classifica, molto dignitoso Catanzaro, che sfrutta tutti gli scontri diretti, in casa e fuori casa, con le formazioni di pari classifica o di classifica inferiore. A Maddaloni, con le prestazioni di Naso 18, Abassi 9, Sereni 11 e Carpanzano 8, i calabresi hanno la meglio per 68 a 57, lasciando un idea di solidità. Maddaloni vanifica qualche progresso che sembrava in itinere. Pur tenendo per due quarti, con Caceres 19, Desiato 10, Listwon 10, viene a mancare, alla distanza, l’apparato della squadra un po’ smarrita, in verità con trascurabili contributi da parte della panchina.

Nella bassa classifica, il successo più importante, è quello ottenuto dalla Stella Azzurra, a Fondi, con un finale rovente, per 67 a 66, dove i capitolini, a dispetto della giovane età, hanno esibito saldezza di nervi e mentalità per giocarsi le partite punto a punto, com’era già capitato sul campo di Palestrina. Sorprendente il giovane lungo Guariglia, 16, si conferma Da campo 17, ma è il “duo babies” Trapani, 21 e Iannelli a confezionare il più 3, 64 a 67, a meno di 2’ dalla fine, e  mettere così il sigillo sulla partita. Diventa incandescente l’anticipo di mercoledì sera prossimo tra gli stellati e L’Isernia, sul campo dei molisani. Per Fondi, Pietrosanto 9, Lilliu 19, Luzza 11 ed il veterano Pino Romano 6, buttato nella mischia in condizioni fisiche precarie, una sconfitta che pesa come un macigno ed un percorso che si complica alla luce delle due sconfitte in casa, sia con la Luiss ed in ultimo con la Stella azzurra. Urge una riflessione complessiva al team dell’intramontabile Pino Romano….Di sicuro, con lui in campo, è ben altra la consistenza dei sudpontini.

Tornando all’Isernia, nel match col blasonato Palermo, i molisani conducono sorprendentemente per tre quarti, complicando non poco, con la loro zona 3/2 il piano di partita dei siciliani, invero apparsi ancora in “working progress”. Partita dai ritmi bassi e d'altronde il punteggio finale, 52 a 57 è eloquente. Alto il numero delle palle perse degli ospiti, ancora da plasmarsi quale gruppo, alle prese col recupero di Rizzitiello, in condizione non del tutto ristabilita, ma risolutivo con una bomba da tre, a dare negli ultimi due minuti finali, il vantaggio di più 1 ai palermitani, poi consolidatosi dalla lunetta. Ancora problemi di letture offensive per Palermo e di gerarchie all’ìnterno del loro gioco….Emblematica, nonostante la vittoria, la lunga riunione, a fine partita, tenuta da coach Tucci con i suoi…Palpabile nell’allenatore, avellinese d’origine, la tensione e l’ammissione delle grandi aspettative del club del capoluogo della regione sicula. Isernia, Guagliardi 15, Patani 17, Gentili 9, vende cara la pelle, con qualche problema di rotazione, a causa dell’assenza di Poggi. Buona la tenuta contro una squadra forte, con un rendimento complessivo più protratto nel corso della partita a differenza delle precedenti performances contro squadre di livello. Da migliorare i giochi a due, all’interno, condizionante per i giovani pentri, il  non poter sviluppare in post basso, parte delle loro trame offensive. Attesa la sfida di mercoledì sera contro la Stella Azzurra.

Per terminare, il netto successo di Empoli a Venafro, per 45 a 74. Toscani, stabilmente in centroclassifica, più equilibrati, con Samoggia 8, Terrosi 22  e Mariotti 21. Molisani, recuperato Minchella ,14, con Tamburrini 12 e Loughlimi 6, ma traditi dalla coppia di lunghi, Fossati e Chiari, 4 punti in totale. Situazione non semplice, per coach Mascio, ma la classifica corta e forse l’imminente riapertura del mercato autorizzano a sperare ancora, per i dignitosi venafrani, non dimentichiamoci, al loro terzo anno nella B. Au revoir!

 

                                                                            Sempre vostro

 

                                                                            MIMMO BIELLO