La quinta giornata di ritorno del girone ovest della serie B, si presenta transitoria e senza troppi squilli, eccetto qualche episodio riguardante la bassa classifica e la ritrovata vena, in trasferta, della capolista Eurobasket, vincitrice a Palermo.
Reduce dalla sconfitta maturata sul torrido campo di Palestrina, l’Eurobasket, nella trasferta siciliana, riesce finalmente a calarsi nel contesto delle partite “ spurie”, dove all’abilità tecnica fa riscontro la capacità di “ ripulire dalla spazzatura “ palloni sporchi, rimbalzi, secondi tiri, palle recuperate, contatti speculari…insomma la buona mostra degli attributi caratteriali! Cosicchè questa squadra, giudicata non sempre con un anima direttamente proporzionale ai suoi mezzi, di fronte ai ritmi bassi degli uomini di Tucci, al ricorso provvidenziale alla zona dei padroni di casa, sfodera un carattere più gregario, più umile, dando sostanza, attraverso la solita intensità difensiva, ad una prestazione di spessore, corposa forse non estetica ma essenziale. Più 7, due volte nel secondo quarto, con Dip 11, dominante e Righetti, 15, pronto sugli scarichi a punire i comunque intelligenti adeguamenti di coach Tucci. Palermo, menomata dall’infortunio di Cozzoli, lotta con Antonelli, 16, sotto le plance, trova sul perimetro Merletto 16 e Di Emiddio 13, ma nel momento di maggiore impegno a contrastare gli avversari, subisce i cambi di ritmo di Stanic, 9, e crolla a meno 20 nel terzo quarto, arrendendosi definitivamente per 51 a 69.
Anche Napoli, in un momento contradditorio, a causa delle polemiche scaturite in società, all’indomani della sconfitta di Scafati, circa la solvibilità nel pagamento delle spettanze agli atleti, torna alla vittoria, regolando Scauri per 99 a 84. Chiarite certe problematiche, la squadra di Di Lorenzo, si scuote ritrovando le performances dal perimetro di giocatori fondamentali quali Iannone, 23, Parrillo, 15 e confermando il buon momento di Villani, 12. Rientrati dal PalaBarbuto al PalaVeliero (?), i partenopei con Spera in quintetto a far coppia con Giovanatto, entrano bene in partita piazzando subito un break di più 6 poi incrementato, nel secondo quarto e stabilizzato, in un vantaggio tra i 10 e i 15 punti, come recita il finale di 99 a 84 per i campani. I tirrenici che, presentano il nuovo acquisto Boffelli, 18, invero un ritorno il suo, all’ esordio nel campionato di B, subiscono nella fase difensiva, non avendo molto vicino canestro da Bagnoli, 10 e da Salvadori, 3. Pur migliorando i contributi dal perimetro di Giammò 16 e di Martino, 18, si avvicinano sporadicamente nel punteggio, dando mai l’impressione di poter ribaltare l’esito della partita. Importante per Scauri il match casalingo della prossima domenica, contro Scafati, in chiave di progressivo miglioramento nella zona piazzamento playoff.
Tiene con orgoglio, al terzo posto, Palestrina, espugnando Viterbo, per 69 a 75. Merito della squadra di Lulli, aver superato i momenti difficili relativi ai due quarti iniziali. Team della Tuscia, ben approcciato alla partita, con in evidenza il nuovo acquisto, l’ala forte Vignali, buon tiratore dalla media. Progressiva la risalita dei prenestini che dal finale in svantaggio del primo tempo, 27 a 32, trovano compattezza ed energia in difesa, per alimentare le loro folate in transizione dove si esaltano Rischia, 13 e Pierangeli 13, eppoi punire vicino canestro, nella fase gestionale della gara, una volta ottenuto un break significativo di 13 a 2, col puntuale Gagliardo, 15, davvero una sicurezza inestimabile. Ammirevole nel suo profilo professionale! Viterbo, oltre a Vignali, ottiene buone prestazioni con Peroni 13, Marsili 16 e Marcante 10, ma esce dalla partita quando gli ospiti cambiano ritmo subendone sia la rapidità che l’intensità difensiva. Acque non tranquille per gli uomini di Fanciullo, raggiunti a quota 16 dalla Stella Azzurra e dalla Luiss e dunque invischiati nella lotta per evitare i playout!
Agevole per Cassino, la trasferta derby a Venafro, risolta con un eloquente 53 a 102. Molisani, spremuti dai notevoli sforzi prodotti nelle due precedenti vittorie rispettivamente con Fondi e con l’Isernia e quindi bisognosi di una pausa mentale di recupero, per altre sfide più adatte ai loro mezzi. Cassino ormai quasi rodato in chiave playoff, entrato stabilmente a ridosso della coppia di testa, a soli due punti dal Palestrina, molto più quadrato nelle sue giocate e meno estetico che in precedenti uscite. Laziali privi di Grilli, appiedato per due turni dal giudice, ma estremante determinati nella loro opera di demolizione, adesso più equilibrata negli assetti di squadra e nelle gerarchie tra i tanti terminali offensivi, in sua dotazione. L’attacco più prolifico del girone e, a mio modo di vedere, la squadra dotata di maggiore talento complessivo, pone adesso minori problemi di organizzazione a coach Vettese che, nelle rotazioni, grazie all’innesto di Liburdi, trova maggiore fisicità in attesa di avere dall’ex baby cassinate (lo allenavo io quando appunto era un adolescente!) anche un solido contributo di qualità realizzativa. Ben sei uomini in doppia cifra, per i sanbenedettini, Castelluccia 13, Lovatti 11, molto in crescita da un po’, Liburdi, 15, Ianes, 17, Dri 18, utilissimo tatticamente, un ormai quasi recuperato Carrizo, 11. Sicuramente ogni discorso relativo alle condizioni fisiche e alla salute in generale della squadra, in chiave playoff, è da rinviare, ma la sensazione è che, chiunque voglia aggiudicarsi questo campionato, debba comunque fare i conti con il sodalizio egregiamente diretto dal Dottor Manzari!!! A margine, una doverosa citazione per gli uomini di Arturo Mascio e naturalmente per il loro allenatore, umili al punto giusto dal rimettere sempre a posto i loro cocci attendendo il momento miglioreper rialzare la testa!
Un Empoli tonica, fisica, adesso anche concreta nella gestione della partita, si conferma come la vera mina vagante del girone, meritatamente quinta in classifica e nella condizione di migliorare ulteriormente il proprio rendimento. Convincente il suo successo per 67 a 49 su Catanzaro, caratterizzato da un deciso cambio di marcia, come di consueto, nella terza frazione di gara. Toscani, capaci di grande intensità tra le mura amiche e comunque, in grado di tenere testa a qualsiasi avversario se in condizione, come dimostrano i risultati ottenuti contro le grandi. Out Terrosi per un infortunio, buona la prova di Mariotti 24 ma anche di Mascagni , 10 e del giovane Bei, 10, molto maturato. Catanzaro, in momentanea difficoltà, nel limbo di una posizione intermedia tra salvezza anticipata, speranze di riaggancio ai playoff ma anche rischio playout, tiene il campo per ben due quarti, perdendosi alla distanza…Carpanzano 13, Sereni, 16 e Di Dio, 9, la buona ed occulta gestione di coach Cattani, appaiono però insufficienti per una battaglia concentrata su larga scala…
Menzione importante per la Stella Azzurra che, ridimensiona Scafati, vincendo per 85 a 77 contro la stessa, e mettendo pressione, a 16 punti, in classifica, alle dirette avversarie per la salvezza anticipata. Un Radonijc, 26, immenso, con ben 18 punti nell’ultimo quarto ( genitori venuti dal Montenegro ad acclamarlo ), ma ben assecondato anche da Nikolic, 12, Da Campo 13 ed Ulaneo, 10, regala ai nerostellati, il sorpasso a cavallo tra il terzo e l’ultimo quarto dopo un equilibrio persistente. Una vittoria importante, per i detentori del titolo nazionale giovanile più prestigioso, non solo per il modo nel quale è stata ottenuta, ovvero al cospetto di un avversario ben più esperto, ma soprattutto per la sensazione di crescita dei giovani romani, in grado di giocarsi tutte le partite punto a punto e di poter dar fastidio anche a squadre di fascia superiore. Campani sempre pericolosi, ma che pare abbiano già dato il meglio e comunque in una potenziale posizione playoff tra il sesto e il settimo posto. Buono l’apporto di Di Capua, 21, costante Carrichiello 18 e sempre solidissimo Sergio, 12, qualche calo di tensione nel finale con coach Iovino, preparato ma ancora ingenuo in alcuni frangenti.
Stesso discorso per la Luiss, di Andrea Paccariè che, battendo Maddaloni per 74 a 56, raggiunge i cugini della Stella Azzurra, a 16 punti. Una settimana difficile per gli universitari, purtroppo caratterizzata dalla scomparsa della mamma di coach Andrea Paccariè, al quale rivolgiamo le condoglianze più sentite. Va detto che i suoi ragazzi, da subito molto stretti attorno al loro allenatore, hanno trasformato certe situazioni psicologiche in energia positiva, imprimendo alla gara un andamento tonico e privo di flessioni sostanziali, a parte nel terzo quarto, dove i casertani si sono riavvicinati, salvo essere ricacciati indietro. Efficaci gli attacchi di sistema dei capitolini, poche palle perse e sempre un passaggio in più… Pur non avendo il solito bottino di punti da Rambaldi, positive le prestazioni del lungo Marcon, 16 e degli altri esterni Faragalli, 10, Chiatti, 10, efficace da 3 punti, e Ramenghi, 10. Maddaloni, anemica nella fase realizzativa, con in evidenza Caceres, 18, Rubbera, 15 e poco altro. Campani comunque nella condizione si salvarsi!
Per terminare lo scontro salvezza Fondi-Isernia. Erano le due squadre messe peggio, nell’ultimo scorcio di campionato: i laziali reduci da due sconfitte rovinose, di cui la prima a Venafro, all’ultimo secondo ed al termine di una gara sempre condotta e la seconda, netta, in casa con Empoli, in sintesi il morale sotto i tacchi! I molisani con una prolungata striscia di sconfitte culminate con il derby malamente perso in casa, ad opera del Venafro…una problematica condizione mentale da ricostituire! In settimana Fondi, accertate le ormai non buone condizioni di Pietrosanto, aveva immesso in rosa il lungo Di Giacomo, mentre Isernia aveva pescato il playguardia Sansone da Scafati, chiuso dalla coppia Di Capua-Cucco. Ebbene un Isernia che non t’aspetti, molto determinata e consapevole della posta in gioco, butta il cuore oltre l’ostacolo giocando la gara della vita…Senza timore reverenziale, i molisani, acclamati dalla loro consueta “clack ” al seguito, conducono la gara ben rintuzzando i tentativi di rientro dei sud pontini, traditi da Myers ed in parte dal vecchio Romano. Fondani probabilmente non ancora con i nervi saldi per affrontare queste sfide capitali! Isernia sempre in testa di due, tre punti, con prestazioni al tiro importanti da parte di Guagliardi, 20, Patani, 18, Esposito, discusso ma molto positivo, 19 e Triggiani, 10, in un ottimo momento. Essenzialmente squadra “ in toto “ coesa…almeno nella fattispecie, in grado di produrre uno strappo di più 10, nel terzo quarto; Fondi vulnerabile nel morale con un fenomenale Lilliu, 36, sugli scudi, Cappiello, 16 e Luzza, 9, ma non in grado d’impattare se non a 2 minuti e 20 secondi dalla fine e mai dunque nella condizione di dare una svolta, a proprio favore. Ultimo minuto thrilling, Isernia più precisa dalla lunetta con Guagliardi, Fondi in eccessiva trance agonistica, col giovane Luzza che, a 9 secondi dalla fine, facendo 1 su 2, dalla linea della carità, spreca il pareggio e dunque la possibilità di spedire le squadre ai supplementari, consapevoli di quanto, la possibile scia positiva fornita dal cosiddetto “ colpo di reni ”, di ciclistica memoria, sia solitamente a favore di coloro che rimontano!!! In definitiva, lotta per la salvezza riaperta, un romanzo d’impronosticabile esito…quanto basta intenso e contorto da essere vissuto momento dopo momento!!! Ariciao!
MIMMO BIELLO