Iniziata, nell’appena trascorso weekend del primo maggio, la sarabanda, dei playoff e dei playout, della serie B. Cercheremo di mantenere la nostra consueta cadenza settimanale per proporvi commenti di partite o anche di serie di partite. Nel quadro complessivo, emergono dopo questo primo round, sia conferme che sorprese, sarà il caso però di ricordare che, ogni verdetto, verrà emesso, al termine di 3 o 5 partite, come in ogni singolo sviluppo e sia i playoff che i playout sono un romanzo, tutto da vivere, giorno dopo giorno…
L’Eurobasket, all’esordio, nei playoff, al Palatiziano, patisce, nei primi due quarti, la sindrome di coloro ormai, da tempo, non più abituati a giocare con la pressione del risultato e costretti, nella fattispecie, ad una transizione psicologica “ in and out “, concentrata in quello storico scenario da brividi, al quale facevamo riferimento. Empoli è gruppo tosto, esercita pressione su ogni possesso di palla dei padroni di casa, mette le mani addosso agli avversari quando serve ma non riesce a mascherare a certi livelli, nella fase offensiva, l’assenza del suo principale finalizzatore Terrosi, da tempo ai box, causa un ginocchio da operare. Eurobasket dal suo canto, riesce a togliere il freno a mano, nel terzo quarto, con Dip, 12 e Fanti, 15, più determinati nella fase realizzativa, tuttavia alla distanza, escono nel tiro da fuori anche Stanic, 9 e Petrucci, 8 e nei ritmi controllati, gli uomini di Bonora, hanno la meglio, per 67 a 53, esauritasi anche la verve toscana di Samoggia, 15 e Scali, 10, terminali offensivi, di giornata, della squadra di Bassi. Vittoria chiara per i capitolini comunque non in grado di adagiarsi considerato lo score, tra le mura amiche, di Empoli che, attende gara 2, il prossimo giovedì.
Più combattuta, di quanto dica il risultato finale, 78 a 64, gara 1 tra Palestrina e la Luiss, con i prenestini che continuano ad ergersi, quale ultimo baluardo, di un fortino amico, duro a crollare, anzi per ora imbattuto… Battaglia per 35 minuti, con la coraggiosa Paccariè band, dentro la partita, in virtù delle certezze maturate in 13 vittorie ottenute su 15 partite. Luiss infatti che, parte di gran carriera, adottando ritmi molto alti, ai quali tuttavia, i padroni di casa, si adeguano benissimo, forti di quella imprevedibilità, fuori dalle righe che, nessuna squadra nel girone, possiede come loro. La partita è bella, equilibrata, Ramenghi, 9, lungo migliorato e moderno, perno dell’attacco ospite, attira aiuti prima e raddoppi poi spostando il gioco sui tiratori Rambaldi, 20, chiatti, 12 e Marcon, 12, molto in sintonia sui ribaltamenti di palla. Ma Palestrina si scuote negli episodi, alza la pressione difensiva sulla palla e si accende sulle giocate 1c1 di Rischia, 16, Rossi, 17 e Sabbatino 8, che, portano i padroni di casa sul 60 a 57, ma completano nel finale l’opera, sul 66 a 61, con un parziale di più 12, grazie alla bomba di Molinari,3, ma soprattutto alla performance di Pierangeli, 17, che con un gioco da 5 punti, pone di fatto fine a questa sfida che, nell’immediato prosieguo, al PalaLuiss, promette scintille.
Netta invece la vittoria del Cassino, per 86 a 69, su uno Scafati che, tiene botta, nei primi due quarti e a cui il giudice sportivo, toglie il play Di Capua, espulso a Roma, nell’ultima partita della regular season. Cassino che, impiega un po’ a smaltire qualche tossina, ma con un terzo quarto impressionante, collezionando un parziale di 29 ad 11 e portandosi sul 73 a 48, incanala la prestazione su ritmi più congeniali alle proprie caratteristiche, controllando successivamente, la gara, nel quarto finale, terminata poi col punteggio di 86 a 69. I padroni di casa, ripresentano Ianes in quintetto, reduce da un infortunio e tenuto a riposo precauzionale nelle recenti uscite della squadra bassolaziale. Gara dominata dalle performances degli esterni, non incidono infatti significativamente, sull’economia della gara, i lunghi, tanto Ianes da una parte quanto Mlinar dall’altra. Cassino ritrova passo e ritmo, seleziona bene le conclusioni, dividendo il volume delle giocate tra i suoi esterni, governati dalla personalità di Berti, 12, in progressiva leadership assimilata, dal gruppo, ma prolifici nelle realizzazioni dalla distanza con Grilli,14, Dri,14, Carrizo 19 ed un efficace Lovatti, 9, al quale va riconosciuto il merito di essersi adattato, con l’arrivo di Berti, a partire dalla panchina e dare comunque un impatto determinante. Scafati responsabilizza molto Cucco, 23, positivo nel tiro da 3, ed inizialmente ottiene un buon contributo da Carrichiello, 12, poi sceso alla distanza. Cassino difende bene l’area e non subisce penetrazioni importanti, l’ala scafatese Sergio, 10, è costretto a conclusioni in allontanamento, ma in questa occasione la squadra di Vettese, recuperata la giusta tensione, appare solida nelle chiusure e nel posizionamento a rimbalzo, quindi in grado di cambiare ritmo, nelle ripartenze, quando la gara lo richiede. Campani, che, addolciscono la pillola nel finale, ma è limpido il dominio dei padroni di casa, tuttavia attesi da un non facile “ retour match “, al PalaMangano di Scafati, dove comunque vantano una tradizione positiva, in regular season. Da sottolineare la buona partecipazione di pubblico, al PalaSoriano di Atina e da rimarcare quanto la Virtus Cassino, sia l’unica società tra quelle partecipanti ai playoff ed ai playout, a non godere di fattore campo, elemento non secondario!
Sorpresa…ma fino ad un certo punto, a Palermo, dove lo Scauri, costruendo mirabilmente, a tavolino, la sua partita, viola il parquet avversario, facendo sua gara 1, per 68 a 73. Scauri parte a razzo con un parziale di 4 a 22, Palermo comprende che è cosa ben diversa giocare, con addosso, certe pressioni, tuttavia risale la china sfruttando le penetrazioni e scarico di Merletto, 16, ed un Cozzoli ispirato, 16. I siciliani, arrivano addirittura a sorpassare, 42 a 45, nel terzo quarto e dopo un ulteriore allungo dei sudpontini, al 34°, si riportano sul 62 pari. Evidentemente, certe sconfitte hanno insegnato molto agli uomini di coach Sabatino, stratega di valore, che taglia fuori dal gioco un evanescente Antonelli, 6, riempiendo meglio l’area sui pick and roll, lasciando forzare il tiro ad un acerbo Ondo Mengue,12, intempestivo nei momenti decisivi, ma soprattutto soprattutto trova una squadra, più in grado di gestire il pallone, per mani del play Richotti, con più diligenza e freddezza, sia nell’ordinario che nelle scelte determinanti…. E, per determinante s’intende, un ritrovato Bagnoli, 20 e 15 rimbalzi, splendidamente supportato da Salvadori, 15, capace di mettere continuamente a repentaglio la difesa dei siciliani, con i suoi movimenti in pick and pop; sempre costante Boffelli, 15, uomo rivelatosi vincente, anche a livelli più alti, di quelli ai quali, in Italia, ha giocato! Finale di gara che gli ospiti riescono a controllare senza tentennamenti, portandosi a casa una preziosissima vittoria. PalaBorrelli, a Scauri, che, giovedì prossimo, si preannuncia bollente… Scauri è ad un passo da un impresa che nessuno, ad inizio campionato, avrebbe potuto ottimisticamente pronosticare!
Venendo ai playout, scontri alla morte, concentrati in 5 partite, si segnala, la vittoria al fotofinish, dell’Isernia, per 65 a 62,nel derby col Venafro, al PalaFraraccio, dinanzi a circa 1000 persone, e la sorpresa, questa forse un po’ più tale, del Fondi che è passa nettamente, per 58 a 78, sul campo di uno smarrito Maddaloni. Andando con ordine, Isernia e Venafro, danno vita d una gara palpitante, per entrambe le tifoserie intervenute invero, occorre dirlo, all’insegna della sportività. La squadra di Mascio parte meglio con un più 10 iniziale, rispondono bene i padroni di casa nel secondo quarto impattando prima e producendo un allungo di più 7, nel terzo quarto. Gara improntata tanto su folate improvvise quanto su repentini rallentamenti del gioco, padroni di casa con più rotazioni dalla panchina, ospiti equilibrati nella fase difensiva ma non altrettanto ispirati in quella offensiva, dove il loro principale realizzatore, Guadagnola, sembra non essere in partita. Isernia, giovane ma maturata negli ultimi tempi, si batte con ardore, rallenta con un pressing asfissiante l’attacco degli ospiti, ma inizia a andare fuori giri nella gestione del pallone, nell’ultimo quarto. Venafro comprende che è il momento buono per passare, col cassinate Tamburrini prima, miglior uomo in campo, ed un positivo Minchella poi, autore di due bombe che, potrebbero spezzare la partita, e riportano Venafro a più 1 e successivamente a più 2. Ultimi 30 secondi emozionanti, il piccolo play locale Sansone, più volte beccato dal pubblico avversario, sfugge all’esperto Ferrara ed imbuca, da tre punti, la bomba del 63 a 62 per i padroni di casa. Gli errori successivi di Venafro al tiro in azione, dalla lunetta con Fossati e di un confuso Guadagnola, a rimbalzo, regalano, dalla lunetta, all’Isernia, il primo successo, in due anni, sui cugini venafrani, fino ad ora in vantaggio, per 4 a 0. Serie equilibratissima, emotivamente incandescente, pronostico incerto, anche per gara due, martedì ad Isernia.
Fondi, ormai senza vittorie da tempo memorabile, ricostruisce il morale della truppa e vince, come già avvenuto, in regular season, per 58 a 78, su una Maddaloni, priva di Caceres ma assente nell’impatto sulla gara playout. Fondi ispirata dalla coppia Lilliu, 27 e Romano, 21, ma molto all’altezza anche con Myers, 12 e l’ex Palestrina Di Giacomo, 8, che svetta a rimbalzo approfittando dell’assenza, come dicevamo, dell’esperto Caceres. Maddaloni, tradita da Rubbera,2, ma anche da Desiato….(ci si attendeva di più da un uomo esperto come lui), annaspa ed esce dalla partita, viene progressivamente costretta alla resa…Una sconfitta pesantissima nei contenuti oltre che nel punteggio, ancorchè casalinga! Martedì al PalAngioni, la squadra di Monda, sarà chiamata a ribaltare una situazione che potrebbe presentarsi pericolosa. Fondi al settimo cielo…anche questi sono i playout! A presto
MIMMO BIELLO