Entra nella fase calda e decisiva, il campionato di B, e il girone C mantiene le promesse di campionato equilibrato, dai verdetti mai scontati. Così è questa quarta giornata di ritorno, nei meandri della lotta ai playoff come anche nelle sabbie mobili della salvezza e dei playout. Le imprese di giornata vanno ascritte a Palestrina e a Scafati che, dal loro importante fattore campo ottengono il massimo, avendo la meglio, nei due derbies laziale/campano, rispettivamente sull’Eurobasket e su Napoli. Nella lotta per non retrocedere si accentuano le situazioni di difficoltà sia del Fondi che dell’Isernia, soccombenti entrambe in casa ed ironia della sorte impegnate, la prossima domenica, a Fondi, in uno scontro dentro-fuori, da ultime della classe.
In una partita caratterizzata dalle difese e non dagli attacchi, come invece nella buona filosofia di gioco in particolare di Palestrina, i padroni di casa s’impongono per 57 a 51, giocando una partita tutto cuore e intensità, rinunciando quindi ai ritmi alti e al loro tradizionale corri e tira. L’Eurobasket, sempre comunque in partita, ma mai in vantaggio e soprattutto non nella condizione di operare un allungo decisivo, pur avendo tanto da Dip, 16, sotto i tabelloni, non impone la fisicità in suo possesso perdendo di conseguenza la partita dal perimetro, dove Righetti 11, non scava la consueta differenza e Stanic non trova le giocate che, di consueto, alzano sensibilmente il livello di gioco della sua squadra. Palestrina, con Rossi, 14, mattoncino su mattoncino, ottiene molto dai suoi “ autoctoni”, vedi Pierangeli, 19, nonché dalla costanza di Gagliardo, 15, sempre molto freddo nei momenti che contano. Finale incandescente, con Eurobasket che fallisce per due volte l’aggancio e Rossi che, dalla lunetta, mette il sigillo sulla vittoria. Importantissima per l’Eurobasket la trasferta a Palermo, della prossima domenica.
Non ne approfitta Napoli che, nell’incrociato derby campano, a Scafati, si arrende per 69 a 64, dopo aver condotto per lunghi tratti, ma subendo la fisicità dei salernitani nei momenti topici del match e in particolare la difesa “ mani addosso “, come lamenta Di Lorenzo a fine partita. Molto più onestamente, il bravo allenatore partenopeo ammetterà oltre il netto calo dei suoi, nella seconda parte della gara, i modesti contributi di giocatori determinanti quali Serino, 1 punto solo realizzato, a 2 minuti dalla fine nonchè dello stesso Berti, 7, e di Parrillo 4. Ottima invece la prestazione di Villani, 22, in questo momento, l’uomo migliore della squadra partenopea purtroppo oggetto di qualche “ rumours “ inquietante circa il suo futuro. Napoli sembra comandare la gara e con un ottimo secondo quarto si porta a più 10, 30 a 40. Scafati rumina pallacanestro, sugli esterni, con Di Capua 15 e Carrichiello 17, efficacissimo nelle bombe, producendo il massimo sforzo tra la fine del terzo quarto ed il principio del quarto quarto. A circa 2 minuti dal termine la gara è in perfetta equilibrio, 60 pari, ma i partenopei si fanno del male da soli, perdendo due palle importanti nell’ultimo minuto, implacabilmente puniti da Carrichiello che, regala una vittoria preziosissima, ai padroni di casa. Riflessione a margine, 37 tiri liberi fischiati contro Napoli, non pochi per vincere una partita importante e per altro in trasferta.
Nell’immediato raggruppamento che tallona il duo di testa, Cassino continua la sua opera di restyling, inserendo gradualmente nel suo ritoccato assetto di squadra, l’ex “ enfant du pays “ Liburdi, 9, atleta che attraverso un grosso impegno, pare nella condizione di superare il periodo che lo ha tenuto lontano, per un tempo considerevole, dal parquet. Contro la Luiss, battuta di 15, 82 a 67, i sanbenedettini comandano la gara imponendosi subito con ottime prestazioni al tiro, grazie a Grilli, 25, in particolare, Ianes, 18, sempre molto costante e Dri 11.Prosegue il recupero di Carrizo, 9, gestito dalla panchina, ormai nella condizione di tornare protagonista. Buona l’opera di selezione dei tiri tra i vari terminali offensivi dei quali dispone la squadra bassolaziale. Due strappi consecutivi nel primo quarto, di più 17 ed il massimo vantaggio di più 19, con un eloquente 47 a 30 alla fine dei primi due quarti, mettono la squadra di casa a distanza di sicurezza. La Luiss ha l’orgoglio di subire l’onda e reagire arrivando anche a meno 9 nell’ultimo quarto. Bassa la percentuale di realizzazione nel tiro pesante degli uomini di Paccariè che, si distinguono comunque con Faragalli 10, Rambaldi 10, Chiatti 13 ma soprattutto Marcon, 22, in ottima evidenza. Tornando a Cassino, il calendario dei prossimi impegni, dovrebbe loro consentire la definitiva messa a punto del progetto, mantenendo l’opportuna cautela verso i prossimi avversari di turno.
Con non poca sofferenza, lo Scauri ha la meglio sulla Stella Azzurra, per 70 a 63, in una partita caratterizzata dagli attacchi discontinui delle due squadre e dalle difese organizzate di entrambi gli allenatori. Iniziano meglio i giovani romani, raddoppiando in post basso Bagnoli, recuperato in ultimo, dopo l’infortunio al polso della scorsa settimana. Scauri, comunque martella ai fianchi con lo stesso Bagnoli, 18 e Richotti, 10, con ottima scelta di tempo, entra dentro la difesa capitolina togliendo sicurezza agli spavaldi ragazzi di D’Arcangeli che, cominciano a perdere qualche equilibrio. Tuttavia la gara rimane in bilico, i padroni di casa, non ancora rimpiazzato Svoboda, consapevoli delle difficoltà sul perimetro, frequentemente nel gioco senza palla, ottengono contributi da Giammò, giocatore prevalentemente casalingo, molto istintivo, ma al momento prezioso per la formazione tirrenica e da Salvadori, 16, certamente l’acquisto di maggior rendimento della Sabatino band. Gli ospiti sono sempre dentro alla partita, pur tirando con basse percentuali e commettendo inevitabili ingenuità nella fase offensiva. Vengono tenuti molto a galla dal giovane Trapani 21, Radonijc 13, Da Campo 13 e Guariglia 10, in verità non avendo molto altro dalla panchina. Finale rovente, con i romani che si portano per ben due volte in parità. Sul 59 a 59, una provvidenziale bomba da 3 di Salvadori ed una penetrazione di Lombardo, 10, giocatore migliorato, ma calato negli ultimi tempi, risolvono situazioni convulse nei concitati istanti finali, tuttavia saremmo non obiettivi ignorando una palla sporcata prima e recuperata poi da Richotti ed un rimbalzo offensivo dello stesso play argentino, capitale nella risoluzione del match. Si attendono sviluppi per lo Scauri, in sede di mercato, cruciale in qualche modo la trasferta di Napoli, la prossima settimana. Stella Azzurra che con la Luiss, mette fiato addosso a Viterbo, come vedremo, per evitare i playout.
Coraggiosa opera di riassetto di Palermo, con coach Tucci che, ha avuto il coraggio di rimettere in piedi, i cocci della sua squadra. Una volta persi Rizzitiello e Stella, i palermitani cercano orgogliosamente di difendere il terzo posto in classifica in coabitazione con Palestrina. Dopo aver battuto, la scorsa domenica Scauri in casa, gli isolani si affermano in trasferta a Catanzaro, per 60 a 54, tenendo costantemente i ritmi bassi e non disdegnando l’uso della zona in momenti particolarmente complessi. Buone le prove di Cozzoli 11, di Antonelli 14, super la prova di Merletto, 18, molto responsabilizzato, autore di 2 bombe da 3 punti che hanno risolto il match. Catanzaro, da sempre pericolosa tra le mura amiche, non riesce a cambiare passo, patendo a rimbalzo. Ottiene poco dal suo uomo faro, Carpanzano, 7 e viene tenuta su dal trio Sereni, 14, Abassi,12 e Di Dio, 12, tuttavia Cattani non riesce a scuotere i suoi uomini come vorrebbe, Palermo vince bene e nella sventura subita dimostra di avere acquisito una buona tranquillità gestionale delle partite.
Nella roulette russa della lotta per non retrocedere, Fondi, reduce da una sconfitta shock a Venafro, dimostra di non aver superato il trauma e incappa in una non meno traumatizzante sconfitta in casa, per 73 a 63 contro l’avversario più difficile da poter affrontare in certi frangenti, la fisicissima e compattissima Empoli, di Bassi, squadra accreditata ormai per i playoff. Sud pontini sotto un treno, con ancora out Pietrosanto, non entrano in partita, subendo un parziale di meno 21 e concludendo i primi due quarti sul 26 a 43. Romano, 9, non riesce a galvanizzare i suoi compagni, molto scossi, lo stesso Lilliu, 14, è molto meno prolifico di altre occasioni, i giovani Myers 16 ed il “ fenicottero “ Luzza, 15, si battono bene ma non bastano ad inceppare i meccanismi consolidati dei toscani, ruotanti sull’asse Samoggia, 24 e Terrosi, 10, col giovane Bei, 13, sempre pronto dalla panchina e Mariotti ormai maturo a questi livelli. Soltanto nel finale, gli uomini di Massimo Macaro rendono meno dolorosa, in uno sprazzo d’orgoglio, una sconfitta molto più netta nei contenuti, di quanto dica lo stesso risultato. Determinante per i fondani, lo scontro diretto, della prossima domenica, con la pari classifica Isernia.
In un epica battaglia, intensa, combattuta, con le due squadre sfinite nel finale, Maddaloni prevale su Viterbo, nel supplementare, per 65 a 64. Laziali seppur quadrati, in una pericolosa flessione e a rischio playout, campani ora consapevoli di potersi salvare e col fattore campo più influente di prima. Viterbo sfrutta male la sua superiorità a rimbalzo con Marsili, 14, trovando insufficienti percentuali realizzative con Marcante, 10 e soprattutto con Giancarli 4, in un momento d’inspiegabile involuzione. Si assume Peroni, 19, l’onere delle conclusioni in attacco, ma Maddaloni appare più determinata e con una settimana di vantaggio, nell’inserimento di Rubbera, 14, meno estemporaneo e piùsostanziale. Spesso in vantaggio i casertani, non riescono ad operare allunghi significativi, sostenuti comunque dalla costante buona vena di Caceres, 14 e di un Desiato,11, più stimolato a mettersi a disposizione della squadra. Non si schioda dall’ equilibrio la partita, Maddaloni si ostina con penetrazioni improbabili e dilapida 6 punti di vantaggio. Nel supplementare, vince la paura, gli attacchi bloccati e il fallo sistematico mandano le due squadre dalla linea della carità.. Ha la meglio Maddaloni per un punto e si porta in una posizione di classifica, più consona ad affrontare i playout.
Per chiudere il derby molisano tra Isernia e Venafro, un'altra gara drammatica, per la sopravvivenza… Venafro, reduce dalla vittoria con Fondi ma soprattutto dall’indovinato inserimento, in chiave salvezza, di Guadagnola prima e di Ferrara poi, arriva alla partita rinfrancato ma soprattutto consapevole dei suoi limiti e di una ritrovata vena di squadra. Isernia reduce invece da una prolungata serie negativa, perso Gentili per infortunio, non riesce sul mercato a trovare ancora soluzioni in grado di far fronte ad una situazione di squadra preoccupante…! Giocando in casa ha la pressione maggiormente addosso. Per i primi due quarti Guagliardi 19, Werlich 10, Triggiani 11 e Patani 9, tirano il carretto ed i padroni di casa conducono per 40 a 39. Venafro, priva di Tamburrini, esce gradualmente alla distanza, alternando le sue difese aggressive “ stile zone press “ a scelte tattiche ben proiettate da Ferrara; strada facendo gli ospiti prendono in mano la partita e soprattutto la fiducia, con Minchella 10, ottimo Fossati 13, un monumentale Guadagnola 23 e Ferrara, arguto e velenoso, 18 che, riescono a non far rimpiangere Tamburrini, indiscutibilmente importante per questa squadra. Isernia finisce nell’angoscia e pur con un palazzetto gremito a sostenerla, si sgretola di minuto in minuto cedendo ad un sorprendente ma meritevole Venafro per 68 a 80. Ospiti nei confronti diretti sul 2 a 0 nei confronti dei padroni di casa, vedono la salvezza possibile, isernini nello scoramento…ora si fa dura!
Da segnalare, nell’altro girone, D, per gli appassionati, la vittoria di San Severo, nello scontro diretto, sul campo del Montegranaro. Due grandi tradizioni ed una fantastica cornice di pubblico! Ariciao
MIMMO BIELLO